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gli strumenti

GLI STRUMENTI DEL BONSAISTA

In qualsiasi passione, più o meno amatoriale, un ruolo fondamentale viene svolto dall’attrezzatura che ci permette di sviluppare i nostri obbiettivi. Tanti strumenti possono essere sostituiti con qualcosa di artigianale, tanti rimarranno utili anche quando acquisteremo un po’ più di esperienza e avremo acquistato degli strumenti più professionali. Da tenere presente che i bonsai sono “materiale vivo” per cui agire su di essi con della attrezzatura adeguata ne favorisce un buono sviluppo.

Partiamo dalle radici: attrezzi apparentemente cruenti come il gancio qui a lato sono in realtà utili per i primi districamenti radicali (piante da vivaio da anni nel vaso da coltivazione) in quanto la punta arrotondata e di diametro intorno a 6, 8 mm fanno si che non si riesca a districare anche i capillari più fini, pur permettendo di fare forza sull’oggetto...

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jin e shari

JIN E SHARI

Nella lavorazione dei bonsai un aspetto importante è la presenza di jin e shari, che sono parti secche dell’albero e si possono trovare sia all’apice che lungo i tronchi o i rami. La legna secca vuole riprodurre una caratteristica che si ritrova spesso negli alberi in natura infatti alberi molto vecchi hanno parti del tronco o dei rami morti e lavorati dalle intemperie. Sono numerose le cause che portano alla formazione di jin e shari possiamo elencare il vento, la neve e i fulmini, quando si vuole riprodurre questo aspetto nel bonsai è fondamentale ricordarsi che queste parti devono avere il più possibile un aspetto naturale e non dare l’impressione di un legno appena lavorato...

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il rinvaso

IL RINVASO

Il mese di marzo, nelle regioni di centro, si identifica come il mese in cui si iniziano i rinvasi dei bonsai. Quasi sempre, riviste, libri, ed altro indicano con “la primavera” l’inizio, appunto, della stagione giusta per rinvasare. Questo periodo, comunque, varia molto da regione a regione e soprattutto dalle condizioni meteo che, negli ultimi periodi, danno “del filo da torcere”.

Dicevamo, appunto, la primavera; in realtà sono le piante ad indicarci il momento giusto per rinvasare. Spesso, la posizione in cui teniamo le piante fa si che appena inizia un po di caldo e le giornate si allungano, queste iniziano ad ingrossare le gemme. Momento propizio per accingerci a rinvasarle.

Qui a sotto la foto di una gemma apicale della pianta che useremo come esempio (fico)...

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le talee

LE TALEE

La talea è un metodo di moltiplicazione delle piante basato sulla capacità di radicamento di parti di esse(ramo, tronco, foglia, ecc.) se messe in condizioni idonee. Le piante così ottenute hanno le stesse caratteristiche della pianta madre.

Le talee,in linea di massima, si classificano in:

  • – talee di legno duro (legnosa, parti di pianta dell’ anno precedente)
  • – talee di legno dolce (erbacea, semilegnosa, parti di piante della stagine in corso).

La scelta del tipo di talea va in base all’essenza da moltiplicare:

conifere: talee di legno duro

caducifoglie, sempreverdi, tropicali: talee di legno dolce

La stagione per mettere a dimora le talee è:

  • – da dicembre a febbraio per talee “dure”
  • -da aprile a luglio per talee “dolci”

Nel caso di talee “dolci” è opportuno, comunque, che la pianta abbia completato l’ accrescimento della prima “cacciata” in prim...

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primi passi

PRIMI PASSI

L’impressione di un albero in natura è lo scopo di un bonsai. Con questa premessa è determinante che voi osserviate con cura gli alberi di tutte le specie e di tutte le forme che possono assumere. Se non si ha almeno questo bagaglio di conoscenza visiva non si realizzano bonsai ma brutte copie di altri bonsai. Una volta individuato l’obbiettivo si deve fare il passo successivo: scegliere il materiale adatto usando dei criteri di base. I criteri di base per la scelta del materiale di partenza sono ormai noti e consolidati: i principali sono due – la base e la conicità del tronco – questi due criteri eliminano immediatamente circa l’ottanta per cento del materiale sia coltivato che raccolto. Per il restante venti per cento si applicano i criteri sulla forma del tronco, la disposizione dei rami, la grandezza degli aghi o delle foglie e così via...

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percorso bonsai

PERCORSO BONSAI

Un aspetto significativo nell’arte del bonsai, lo riveste il “tempo”. Passano diversi anni prima di poter dire che una pianta è un bonsai e durante questo tempo dobbiamo educarla in modo da conferirgli quell’aspetto naturale di pianta secolare coltivata in vaso. In questo articolo illustreremo un percorso tipo, degli interventi da fare partendo dall’acquisto fino all’ultimo rinvaso. Il dettaglio delle tecniche viene rimandato ad altri articoli.

Reperimento del materiale per fare bonsai:

da vivaio: sicuramente dal punto di vista della sicurezza per l’attecchimento sono le migliori. Devono essere rinvasate al primo momento utile con un’accurata pulizia e districamento delle radici in quanto nel vivaio non subiscono rinvasi frequenti per cui le radici si compattano girando in tondo nel vaso.

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da seme: molto divertente vedere spuntare le piantine e partire p...

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l’ acqua

L’ ACQUA……QUESTA SCONOSCIUTA

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Trattando questo argomento, viene naturale scrivere frasi ormai scontate, seppur giustissime, come: l’acqua fonte di vita, la vita è nata nell’acqua……e così via. Ho scelto però il termine “sconosciuta” di proposito perchè, all’inizio del nostro percorso bonsaistico, degli effetti che ha l’acqua sulle nostre piante, non sempre ne siamo a conoscenza. Ai primi ingiallimenti o marcescenze delle foglie Ipotizziamo sempre attacchi funginei, parassiti vari… e non ci passa per la testa di pensare che le cause potrebbero risiedere nell’acqua che abbiamo a disposizione…perché è di “pozzo”.

Come altri argomenti trattati in questo sito, resteremo nel “superficiale”, non ci addentreremo nello spiegare le reazioni chimiche che avvengono quando noi trattiamo l’acqua con sostanze chimiche, ma ci limiteremo a dirvi ciò che è utile fare per rendere l’a...

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la concimazione

LA CONCIMAZIONE

Con l’inizio della primavera si ha il risveglio dei nostri bonsai e in questo periodo si deve iniziare anche la concimazione delle nostre piante. Spiegheremo come fare in base, soprattutto, alla nostra esperienza (fatta sul campo) tralasciando parti teoriche sulla chimica degli elementi ed altro, prendendo di riferimento ciò che viene scritto sulle confezioni dei prodotti.

Per concimazione si intende quella parte della fertilizzazione che tende ad apportare sostanze per il fabbisogno nutritivo delle piante. Le nostre piante, infatti, vivendo nei vasi non hanno modo di “cercare” le sostanze di cui hanno bisogno.

Gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno i nostri bonsai si dividono in due categorie:

1a) MACROELEMENTI: fondamentali per la vita della pianta, sono:

AZOTO (N): è forse l’elemento più importante in quanto serve per la crescita vegetativa della pianta, ...

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il muschio

IL MUSCHIO

Anche se lo scopo principale di fare bonsai è la contemplazione del lavoro finale, goderci la nostra pianta, è interessante confrontarci con gli amici bonsaisti toscani durante, appunto, la mostra del Coordinamento Toscano Bonsai. Momento, questo, di scambio culturale e tecnico sul mondo del bonsai!!

E’ ovvio, come in tante altre discipline, che per il giorno della mostra le piante che verranno esposte dovranno essere presentate al meglio di se. Per fare ciò si interviene qualche tempo prima, applicando sui bonsai tecniche particolari che vanno dalla pulitura del tronco alla pinzatura dei germogli e tanto altro.

In questa pagina faremo vedere la tecnica dell’applicazione del muschio nel vaso bonsai, in modo da rendere l’immagine del bonsai il più naturale possibile, come se fosse immerso nel suo ambiente naturale.

Cosa è il muschio: senza addentrarsi in spiegazioni ...

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Cosa è il suiseki

IL SUISEKI

Il Suiseki è una delle arti giapponesi che corre a fianco del bonsai, tradotto molto semplicemente significa “pietra lavorata dall’ acqua” (“sui” acqua e “seki” pietra). La pietra, raccolta in natura, deve avere una grande forza espressiva, deve suscitare, in chi la guarda, un senso di armonia che favorisca la meditazione. Possono avere la forma di montagne innevate, cascate, laghi e fiumi e vengono denominate appunto “pietre paesaggio” (sansui-kei-seki), oppure interpretano forme animali o di sculture dette “pietre oggetto” (keisho-seki). Molto importante è che la pietra non sia lavorata ne, peggio ancora, tagliata per raggiungere la forma desiderata ma solamente ripulita per esaltarne la forma e lo splendore...

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